Rizoartrosi

La artrosi della articolazione trapezio metacarpale è una patologia molto diffusa infatti rappresenta il 10% di tutte le manifestazioni artrosiche dell’apparato locomotore.

Dal punto di vista clinico il sintomo predominante è il dolore localizzato alla base del primo raggio in corrispondenza della articolazione trapezio-metacarpale. Il dolore è evocato dalla mobilizzazione attiva e passiva della articolazione stessa ed il paziente affetto da rizoartrosi fatica ad aprire un barattolo,a svitare il tappo di una bottiglia di plastica, a girare una chiave in una serratura, a sostenere un manico lungo di un tegame ecc..
In particolare movimenti ripetitivi che implicano una pinza fine diventano estremamente dolorosi (sarte, lavoratrici del settore biomedicale ecc…). Tale sintomatologia dolorosa diviene gradualmente più invalidante impedendo al paziente di effettuare una pinza in opposizione. La diagnosi è clinica e la indagine strumentale necessaria consiste in una semplice radiografia. La patologia è classificata in vari stadi clinici e radiografici che vanno dallo stadio 1 allo stadio 4 (Classificazione di Dell). Sulle cause della Rizoartrosi esistono varie teorie, la più accreditata e da me condivisa è quella muscolare che parla di una anomala inserzione di un tendine -l’Abduttore breve- sulla base del primo metacarpo e la sua mancata inserzione sul trapezio. In pratica si tratterebbe di una anomalia congenita che alla lunga porterebbe l’ articolazione ad usurarsi.

Il trattamento conservativo va riservato agli stadi iniziali e/o ai pazienti con scarse esigenze funzionali e consiste nella utilizzazione di tutori, FKT con laser ed US, terapia medica antinfiammatoria. La terapia infiltrativa locale è possibile in casi selezionati. Personalmente utilizzo Acido ialuronico e preferisco evitare di utilizzare Cortisone vista la efficacia poco duratura e gli effetti condrolesivi di tale sostanza.
Il trattamento chirurgico negli stadi iniziali prevede osteotomie correttive del 1 metacarpo o ligamentoplastiche, ma io preferisco trattare tale stadio in modo conservativo.
Negli stadi avanzati sintomatici con limitazione della vita di relazione, le tecniche chirurgiche descritte sono sostanzialente divisibili in tre gruppi. Il blocco della articolazione trapezio metacarpale (artrodesi) dà una buona risoluzione del dolore, ma porta ad una diminuita articolarità del pollice. L’utilizzo di protesi rappresenta una metodica costosa, non ha un follow up a mio avviso significativo a lungo termine ed in caso di fallimento dell’impianto rappresenta un problema di difficile risoluzione. L’utilizzo di spaziatori composti di vari materiali dal silicone al pirocarbonio può essere preso in considerazione, ma si tratta sempre di impiantare materiali estranei al nostro organismo anche se alcuni di questi sono normalmente ben tollerati.

Dal 1990 al 1994 ho utilizzato sia la artrodesi della trapezio metacarpica che la trapeziectomia + artroplastica con interposizione biologica sec. Cristiani, poi nel 1994 ho effettato una revisione casistica pubblicata sulla Rivista di Chirurgia della Mano (Gobbi G. “Trattamento chirurgico della rizoartrosi: due tecniche a confronto”.Riv.Chir.Mano Arto Sup.,34(3),1997,379-384.) che ha dimostrato uguale efficacia delle due tecniche sulla risoluzione del dolore, ma una articolarità residua del pollice estremamente migliore in caso di trapeziectomia + artroplastica. Va da sé che dal 1994 ad oggi utilizzo solo questa tecnica.
La tecnica da me utilizzata prevede la asportazione del trapezio (Trapeziectomia) o della metà distale del trapezio (Emitrapeziectomia) + una artroplastica con “ricentraggio”della inserzione di AL sulla base del 1 metacarpo, la sospensione della base del 1 metacarpo mediante un passaggio del tendine di AL al di sotto del FRC e la interposizione di una pallina “acciuga” ricavata dal tendine del Gran Palmare o di un fascio di Al arrotolati a colmare in modo biologico e naturale lo spazio lasciato libero dalla asportazione del trapezio o della metà di esso. Nel post operatorio immobilizzo il primo raggio con un tutore per 21 giorni e alla rimozione del tutore tutti i pazienti devono effettuare un ciclo di rieducazione con Fisioterapista dedicato. Si tratta quindi di una tecnica che non prevede uso di materiali estranei e quindi biologica.

La mia casistica personale è molto significativa, infatti dal 1990 ad oggi ho effettuato più di 500 interventi con tale tecnica e nel 2008 ad Erice e nell’Ottobre 2013 al congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia della Mano a Rimini ho presentato una revisione casistica di 163 casi con un follow up medio di oltre 10 anni che ha evidenziato che tale intervento consente nella quasi totalità dei casi un ripristino completo della articolarità del 1 raggio, porta a scomparsa del dolore e consente un discreto recupero della forza di presa.

Relatore al XXXVII Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia della Mano:”Emitrapeziectomia ed artroplastica con sospensione biologica nel trattamento della rizoartrosi”. Treviso 22-25 Settembre 1999.
Relatore alla 126° Riunione SERTOT: “Emitrapeziectomia più ligamentoplastica in sospensione con palmare lungo nel trattamento della rizoartrosi”. Marina di Ravenna 4-5 Ottobre 2002.
Relatore al 3° Congresso Nazionale SICOOP: “Trattamento chirurgico della Rizoartrosi”,Cesena 16-17 Maggio 2003.
Relatore al 44° Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia della Mano, Milano 11-14 Ottobre 2006: “Trapeziectomia vs Emitrapeziectomia più ligamentoplastica in sospensione. Due tecniche a confronto

Relatore al 1° Congresso EWAS (European Wrist Arthroscopy Society) (Cortina 4-5 Aprile 2008)
“Comparation between emiresection and total resection more interposition/suspension in TM arthrosis”.
Relatore al 46° Congresso della Società Italiana di chirurgia della Mano (Erice 16-17 Settembre 2008) : “Trapeziectomia e artropolastica con tenosospensione nel trattamento della rizoartrosi. Tecnica personale e revisione casistica”.

Relatore al 51° Congresso Società Italiana Chirurgia della Mano, Rimini 3-5 Ottobre 2013 con relazione dal titolo: “Trapeziectomia e artroplastica con tenosospensione biologica nel trattamento della rizoartrosi:Revisione di 165 casi”.

Relatore al 54° Congesso Nazionale SICM Palermo 13-15 Ottobre 2016 :”Partial resection of the trapezium and suspension arthroplasty

Relatore al 55° congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurga della Mano con relazione dal titolo:”Trapeziectomia con tenosospensione nel trattamento chirurico della Rizoartrosi: Tecnica Personale”. Modema,12-14 Ottobre 2017